mercoledì 13 marzo 2019

Il gran finale: 17 marzo, San Patrizio

Per la serata di San Patrizio, dopo essere partiti con un autentico "Irish pub" - lo Shamrock, la sera del 15 - non si poteva non concludere con un altro autentico pub irlandese: il Paddy's. Aperto dal 1994 a Creazzo (Vicenza), vanta arredamenti in stile vittoriano di provenienza scozzese. Massimo, l'attuale titolare, ha preso le redini del Paddy's nel 2009; e da subito ha imboccato con decisione la via delle birre artigianali - otto le spine, di cui cinque a rotazione -, senza però per questo arrivare all'elitarismo. "Siamo dei bevitori che hanno fatto un locale per bevitori - afferma con ironia -: niente servizio al tavolo, chi vuole bere deve venire al banco e confrontarsi con noi, con passione e senza essere troppo sofisticati". Il giorno di San Patrizio il Paddy's aprirà già a amezzogiorno, con tredici spine dedicate alle birre degli ospiti irlandesi; mentre la sera alle 21.30 tornerà un gruppo irish folk che già ha registrato un grande successo gli scorsi anni, gli Uotisdis.

Altro locale che già in passato ha ospitato con successo i birrai irlandesi è Ines Stube, che da quel di Nibbionno (Lecco) può a buon diritto dirsi uno dei pionieri a livello nazionale sia in quanto a birre artigianali - soprattutto straniere - che ad offerta gastronomica annessa. Ha infatti aperto nel "lontano" 1999; ed è negli anni diventato un punto di riferimento non solo per farsi una buona pinta, ma anche per quanto riguarda la vita artistica e culturale che suddetta buona pinta può promuovere - dai concerti, agli incontri con birrai ed esperti del settore. Da ormai diciannove anni quindi il proprietario, Claudio, cura la scelta delle birre artigianali per le sue dodici vie alla spina e per la selezione di bottiglie; mentre Raffaella, appassionata di cucina americana nonché di sperimentazione con prodotti del territorio, unisce in maniera creativa la tradizione d'oltreoceano con quella italiana. Piatto forte - letteralmente - sono i "gastroburger", gli hamburger gourmet qui lanciati ancor prima che diventassero una tendenza; preparati con carne fornita dalla storica macelleria Beccalli e il pane del fornaio Edoardo Frigerio. La cucina è peraltro stata recentemente ampliata, consentendo di allargare anche l'offerta gastronomica proponendo serate a tema; mentre nel fine settimana è possibile godersi il brunch, con specialità tutte fatte in casa. Per tutta la settimana di St. Patrick la cucina proporrà quindi uno speciale fuori menù - pie di stufato di manzo alla stout, servito con patate al forno e salsa alla stout -; mentre domenica 17, in occasione della presenza dei birrai, sarà possibile abbinare alle loro creazioni le tradizionali ostriche e degustare il tutto allietati da musica dal vivo.

New entry della settimana di San Patrizio sono invece due locali del varesotto, il Barley House di Gallarate e il Rolling Goat di Cassano Magnago. Il primo è un piccolo beershop e tap room che, nonostante la giovane età - due anni - e le ridotte dimensioni, può però contare su un'alta qualità sia dei prodotti che dell'offerta culturale. Oltre a quattro vie alla spina e un centinaio di etichette in bottiglia - tutte rigorosamente artigianali, sia italiane che estere - conta infatti su un ricco programma di corsi di degustazione (tra cui quelli di Unionbirrai), serate in cui alle birre vengono accostati i prodotti semplici ma genuini della cucina, tap takeover con i birrai e altro ancora. Anche per San Patrizio si preannuncia quindi un ricco programma: "Per tutta la settimana avremo alla spina birre irlandesi e un sidro - riferisce Simone -, e la sera di giovedì 14 ospiteremo un concerto di musica irlandese". Per il giorno di San Patrizio, un tap takeover e un incontro a tu per tu con i birrai presenti.


Il secondo, aperto da novembre 2016 e rinnovato nella gestione lo scorso anno, fa proprio degli eventi con i birrai uno dei suoi punti di forza: "Invitiamo ogni venerdì lo staff di un birrificio artigianale diverso - spiega Claudio -, principalmente birrifici italiani, ma non solo". La serata con Hope, Kinnegar e The White Hag si inserisce dunque in questo solco: "Abbiamo pensato ad un tap takeover, dedicando loro le nostre cinque spine e la pompa", anticipa Claudio.

Insomma, non avete che l'imbarazzo della scelta per festeggiare degnamente il patrono d'Irlanda...cheers!

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