Ricchissimo il programma della seconda serata, in cui i nostri amici irlandesi si divideranno tra ben cinque locali: Il Tetrao delle Birre (Mantova), Lortica (Bologna), Rievoca Beer Drink&Shop (Vimodrone, MI), Il Porco (Corbetta, MI) e Fuori di Luppolo (Vigevano, PV).
Il Teatro delle Birre vanta
una
solida esperienza avendo aperto nel 2005, forte dei diversi anni di
attività nel settore birrario dei fondatori. Ad offrire l'occasione
per l'apertura è stato anche il Circolo del Luppolo di Mantova: "Con
le sue cene birrarie, festival, corsi homebrewer e di degustazione,
hanno fatto da spalla alla necessità di un locale adeguato per
promuovere la cultura per la buona birra - ricorda Marco, uno dei
fondatori - e così è nato il Teatro delle Birre". Dietro
il sipario il Teatro ospita 12 birre alla spina sempre diverse per
stile e provenienza, in modo da creare un taplist eterogenea e
culturalmente ricca; mentre il beershop vanta oltre 150 etichette.
"Tutte le birre - prosegue Marco - sono scelte tra produttori
locali, nazionali ed internazionali nel rispetto di alta qualità
artigianale. Inoltre disponiamo di una selezione di sidri, idromele,
distillati e liquori correlati al mondo artigianale". Al Teatro
delle Birre vengono organizzati eventi di degustazione, abbinamento
tra cibo e birra, tap takeover, brewery battles, incontri con birrai
sia italiani che stranieri. Inoltre la piccola cucina del Teatro -
con un curioso menù suddiviso in "atti", invece che in
tipologia di portata - offre hamburger, piadine, focacce, taglieri di
salumi e formaggi artigianali creati appoggiandosi a produttori
locali. Per la serata del 15 marzo, il Teatro delle Birre propone un
Tap Takeover con birre di The White Hag e Kinnegar su tutte e 12 le
spine; accompagnate dalla presenza dello staff di The White Hag, e
dalla musica tradizionale irlandese della band Billygoats.
Spostandoci a Bologna troviamo Lortica, descritto
dal titolare, Andrea Rubbi, come "un giardino di profumi e di
gusti sani, salubri e artigianali" - tanto che si definisce come
giardino già nel nome; e si trova in pieno centro città, in zona
universitaria e pochi passi dalle celebri torri. Aperto da 8 anni, fa
degli ingredienti freschi e biologici il punto di forza della sua
offerta; che comprende un'ampia gamma di birre artigianali - tra cui
sta acquistando un rilievo sempre maggiore il segmento sour -, con 9
spine e 2 pompe inglesi a rotazione, oltre alle etichette in
bottiglia nella bottega adiacente - dove è possibile trovare anche
vini naturali. "Organizziamo anche corsi di degustazione e
serate degustazione - prosegue Andrea -, tra cui originali percorsi
che accostano birra e vino. Inoltre stiamo rilanciando, forti di un
viaggio sul campo in Scozia, anche la carta dei whiskey". Per la
serata della St. Patrick’s Week, saranno gli ospiti irlandesi a
condurre una piccola degustazione con le loro creazioni; e le loro
birre saranno disponibili su tutte le spine.
Altro locale del tutto peculiare è il Rievoca Beer Drink&Shop, che
con
le sue oltre 250 tipologie di birre in bottiglia, otto spine a
rotazione e due pompe Angram, ne ha per accontentare tutti i gusti.
Compresi quelli culinari: Rievoca Beer rivisita infatti le antiche
ricette tradizionali dei pub europei, adattandole ai gusti moderni -
dai sandwich, a varie proposte di pulled pork, ai più complessi
piatti in stile birrario - proponendo anche eventi culinari a
carattere rievocativo (di qui il nome Rievoca) con cene a tema, a
partire dal I secolo d.C. al XV secolo. La spillatura, tengono a
sottolineare, qui è un'arte: "Alla spina facciamo girare quasi
tutte le tipologie di birra artigianale del mondo: dalle stout alle
white ipa per finire con le tedesche, le belghe e le scandinave -
raccontano i gestori Fabio ed Elena, con i loro collaboratori
Alessandro e Federico -. Ciò che non si trova in fusto è presente
nella vasta gamma di bottiglie esposte a scaffale. Per noi è
importante eseguire la spillatura nel modo e nel tempo corretti:
riportare nel bicchiere le caratteristiche originali della birra è
un must". Il
Rievoca vuole però essere un locale "a tutto tondo", e
quindi non c'è solo birra: "Amiamo
offrire la possibilità di esplorare il mondo del gusto con
esperienze sempre nuove: ecco perché alla vasta selezione di birre
artigianali abbiamo deciso di affiancare altre bevande, tra cui una
piccola selezione di whisky di alto livello". Inoltre,
concludono, "organizziamo spesso serate dove i nostri ospiti
vengono guidati alla scoperta di diversi mondi sensoriali in un mix
di gusto e olfatto, cibo e bevande sempre originale”. Per la serata
del 14 saranno disponibili alcuni piatti di cucina irlandese abbinati
alle birre di Kinnegar, secondo suggerimento dei birrai stessi; e la
festa per San Patrizio proseguirà venerdì 16 con musica
tradizionale irlandese dal vivo.
Il Porco prende
il suo curioso nome da un'epistola di Orazio in cui il poeta latino,
invitando a godere di ciò che la vita offre, si definisce "porco
del gregge di Epicuro" - filosofo greco nel cui pensiero il
piacere occupa un posto centrale. In questi dieci anni di vita,
racconta il titolare - nonché grande appassionato di testi classici
- Alessandro, "siamo cresciuti come non avremmo mai creduto. Nel
2007 siamo stati tra i primi pub totalmente indipendenti e totalmente
incentrati sulla birra artigianale italiana nel nostro Paese; però
ancora non avevamo non dico una cucina, ma nemmeno un posto dove
friggere un piatto di patatine. Oggi non solo abbiamo un menù ricco
ed elaborato curato da Nadia - dalla tagliata di angus alla picanha
-, ma nonostante la nostra posizione periferica rispetto alla grande
città abbiamo una nutrita (è il caso di dirlo...) cerchia di
frequentatori". Per la serata, la cucina propone un menu di
quattro portate con altrettante birre abbinate sul filo conduttore
del cacao (costo 35 euro): si apre con un’insalata mista
impreziosita da noci e bocconcini di brie ricoperti di cioccolato
fondente, per proseguire con tagliatelle al cacao e salsa bianca con
pistacchi e lamelle di mandorle e con lo stufato di angus al cacao,
pinoli e uvetta. A chiudere, un dolce al cioccolato e birra.
Infine il Fuori di Luppolo, un ambiente familiare dove pranzare e cenare con piatti selezionabili da
un ricco menu accompagnati da birre artigianali di qualità
selezionate da tutto il mondo. Otto le birre artigianali a rotazione
tra le sei spine e due pompe, che si uniscono a un’ottantina di
referenze in bottiglia – acquistabili anche per asporto nell’angolo
beershop. “Siamo un pub dinamico e attento aperto alle esigenze del
momento – spiega Andrea – Serviamo hamburger di nostra
produzione, tagli di carne di alta qualità, piade artigianali,
bruschette, club sandwich, piatti freddi e salumi senza glutine, con
spazio anche per i vegani e vegetariani. Siamo
organizzati per dare un servizio velocissimo e di qualità,
preparando tutto esclusivamente all'interno della nostra cucina. Per
le famiglie abbiamo dedicato anche un’area giochi”.
Al Fuori di Luppolo i festeggiamenti per San Patrizio dureranno tutta
la settimana: sia a pranzo che a cena sarà disponibile ogni giorno
un menu dedicato all’Irlanda rivisitato in chiave italiana; mentre
la sera di giovedì 15 sarà presente uno dei birrai a condurre una
degustazione che unirà 4 birre ad altrettante portate gastronomiche
(29 euro, solo su prenotazione allo 0381680599) in un evento
organizzato in collaborazione con Beerinba. A fare da colonna sonora
sarà la musica irlandese dal vivo, sia venerdì 16 che sabato 17,
giornata in cui chiuderanno i festeggiamenti i Foggy Fields Rangers.
Vi aspettiamo per rivelare la serata del 16...
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